Brail in tasca
Brail in tasca un progetto per Claudio l’Arrotino
“È arrivato l’arrotino… è arrivato Claudio, l’arrotino…” Sembra una storia di altri tempi ma quella di Claudio, che in questi giorni gira l’Umbria e in questa fase è a Foligno, è attualissima. Claudio originario di Verona ma cittadino del mondo è, come lui stesso ama definirsi, “uno spirito libero”. Per quella voglia di libertà sta portando avanti un mestiere antico, appunto quello dell’arrotino, che gli è stato insegnato, quando aveva 10 anni, dal nonno che faceva appunto l’arrotino. E per svolgere quell’antico mestiere Claudio ha modificato, con un progetto tutto suo sviluppato in 20 anni, una bicicletta degli anni Sessanta che oggi è la sua officina mobile. Sopra la canna c’è montata una mola ad acqua che viene azionata con una catena che, durante il lavoro di affilatura, prende il posto di quella da trazione che gli permette di spostarsi. Poi, ai lati, ci sono due aste estensibili che servono a far rimanere salda a terra la bicicletta mentre si affilano coltelli, forbici o si riparano pentole e padelle. Pochi strumenti per lavorare, ma tanta sapienza e grandissima manualità che permettono all’arrotino che gira l’Italia in bicicletta, di affilare sapientemente coltelli di ogni tipo, di realizzarne alcuni partendo da zero. E c’è poi l’occhio al riuso. Con le lattine di allumino delle bibite Claudio l’arrotino realizza i cosiddetti “ribattini” per ancorare i manici alle padelle permettendo così la conservazione di “strumenti” da cucina. “Nonno – racconta Claudio mentre affila coltelli in centro a Foligno – mi ha messo sulla bicicletta che avevo 10 anni e da allora è partita questa splendida esperienza.
fonte www.ilmessaggero.it
Ma Claudio l’arrotino e molto di più di un custode di un mestiere antico, è anche un filantropo, perché il suo impegno è anche nel sociale, da sempre si prodiga per le persone bisognose, è amico di tante associazioni dando il suo contributo di pubblicità e lavoro volontariato. Proprio da questa esigenza, passando per la bottega di Artigianato Assisano ci pone una domanda che ha fatto a tante persone e che fino ad oggi era rimasta senza risposta, e la domanda è questa:
“è possibile fare uno strumento per firmare in Brail?”
Claudio ha conosciuto Andrea Bocelli, è in contatto con Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Firenze e voleva regalare un biglietto da visita che fosse davvero inclusivo.
La nostra soluzione è stata questa:




Noi di Artigianato Assisano abbiamo inventato un prototipo per la stampa personalizzata in Brail, adattabile e modificabile a piacimento. Uno strumento composto di Matrice e Contromatrice che a pressione stampa nel linguaggio Brail una qualsiasi frase, in questo caso “Claudio L’arrotino” e il suo numero di telefono.

Nella foto superiore Claudio che stampa il suo primo biglietto da visita Brail. Con questo nuovo strumento Claudio girerà l’Italia e lascerà il suo biglietto da visita a tutti, quando alla parola tutti si aggiunge non solo la vista ma anche il tatto.
